Modena e gli ecomostri

Modena, quartiere Sacca. Si mette male. La colata di cemento la fanno. Cioè l’insediamento industriale a ridosso del centro. Ignorando zone disponibili più logiche. Cioè vicine all’autostrada e poco visibili. Con rarissime case. Invece no. L’ecomostro di 30 metri viene sulla tangenziale. Lo vedono per forza, tutti. Anche la Conad non ne esce benissimo. Con i suoi manager dalla fronte bassa. Per non dire dei politici modenesi. Di certi assessori dalla gonna a quadretti sulla gamba corta e il maglione color topo. Niente, dai. Modena ha un destino. Era quasi meglio il degrado puro. Come l’ex fonderia dietro la Maserati. Con il suo codazzo di tossici e spacciatori. Almeno non aveva 400 camion al giorno della Conad, che ora avremo. E poi era fotogenico. Come un quartiere di New York che mi piaceva tanto, vicino all’ex mercato della carne. Il binario sopraelevato era stato abbandonato dagli anni ‘80. Il comitato di quartiere si è imposto e l’ha fatto riqualificare. Ora è una passeggiata sopraelevata. Forse la più bella del mondo. Che ho visto su Youtube ieri. Con tenerezza, ricordando com’era prima.

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