Muzzarelli come il sindaco di New York

Immaginiamo che  New York non  esista. Che sia un progetto su una cartina. Si vedrebbero i  quartieri giá disegnati e ,  al centro , una zona rimasta libera . Un rettangolo di 800 metri per 4 km. Malsano e paludoso . Cosa farci?  Con il senno di poi  tutti direbbero : il verde pubblico .  E cosí è stato . E nel 1858 inaugurano il  Central Park. Dopo una dura lotta. Quell’ aquitrino faceva gola : gli speculatori abbondavano  . Ma Sindaco e pochi altri si misero in mezzo .E il Parco si fece.  . Immaginiamo  la stessa storia  oggi  , a Modena . Facile.  Fai un  fischio e gli ambientalisti corrono .  Con , al fianco ,  la sinistra tutta  . Ognuno con i suoi toni. Non sta andando cosí . Il Sindaco si schiera con i privati e la sinistra pure. Per il verde vogliono dare solo un terzo . In buona sostanza il ‘Central Park ‘ della Sacca non si fa. O cosí pare. Una cosa surreale . Inimmaginabile 10 – 15 anni fa. Impensabili , all ‘ epoca , terrapiattisti e no vax. Siamo in un mondo nuovo . Non c’è  più un “ Discorso Pubblico”’ .Ognuno vive nella sua bolla di informazioni. Selezionata in base ai suoi gusti. Cosa pericolosissima. Mai abbastanza temuta. Perché poi le informazioni importanti non passano . O arrivano in modo  distorto . Il Parco della Sacca è  un esempio da manuale. Quanti militanti PD lo vorrebbero ridotto a un terzo ?

È questa la novità storica. La fine del ‘ discorso comune’ . Ognuno perso nella sua bolla. Santi , poeti , tecnofili , matti. Quanta strada ha giá fatto

l ‘ Intelligenza Artificiale . Nell ‘ informazione , nella vita di tutti . Mentre guardavamo dall ‘altra parte.

Lettera a Camillo Po

Modena, Moschea. Avrá avuto 15 anni, massiccia, una ragazzina come tante.
Tranne che per il chador. Cioè il velo islamico semi integrale. Non un vestito, ma un simbolo. Di rifiuto, di valori condivisi.
Persone che hanno fatto un percorso. Che hanno tagliato ponti alle spalle. Dopo chissà quante derisioni, quanti bullismi. Dalle amichette che parlano dei concerti dei Maneskin, mentre per loro c’è solo la casa e la Moschea. C’è un dialogo mai veramente cominciato: quello tra “loro” e “noi”.
L‘islamismo dovrebbe essere un fatto privato. Nella cornice di uno stato laico. Che sia riconosciuto da tutti e diventi garante supremo. Direi a Camillo Po, se lo conoscessi, che, la laicità, non è una debolezza da nascondere: è una dura conquista da rivendicare. I diritti non sono mai raggiunti per sempre. Possono retrocedere e sparire, come la “ex-laica” Turchia ci insegna. Il problema dello Ius Soli non é semplice come vogliono farlo sembrare. Bisogna dialogare con certi paletti ben fermi. L‘antropologa Matilde Callari Galli parla di “meticciato”. Mia nonna diceva: “Patti chiari, amicizia lunga”.