Andrea Bisi intervista immaginaria

FANTAPOLITICA
INTERVISTA IMMAGINARIA


PUNTATA 1


Modena. Sono qui, al civico 309 di Canaletto Sud. È una mattina grigia, non troppo inquinata. Guardo il parco, che fra un po’ non esisterà più. E ho l’idea di un poster. Una foto, magari da un drone. Deve illustrare un ingorgo sull‘autostrada, davanti al casello. Peró di soli camion. Come sarà il traffico qui. Cioè, ripeto, un serpente di camion fermo al casello, dietro ed attraverso il parco. Un poster simbolo dei crimini ambientali. E mi perdo in questa fantasia. Fatta di proteste. Di picchetti davanti alle sezioni di partito, di volantinaggi. Ma ad un tratto sento delle urla. Mi affaccio e vedo questa scena.
L’assessore Andrea Bisi è proprio qui, nel parco. Lo stava perlustrando. Due signore lo hanno riconosciuto. Hanno afferrato il bastone più vicino e lo stanno rincorrendo. No, la violenza no. Corro giú. Riesco a fatica a calmarli. Le signore, con due grossi cani, si allontanano. Maledicendo e bestemmiando un po’. E io rimango solo con Andrea Bisi. Che tentava di arrampicarsi su un grosso albero. Proprio quello che vogliono abbattere. E colgo l‘occasione per un’intervista. Per il mio blog Globalpub.net che è adorato da milioni di persone e di fama ormai planetaria. Quello che sto per scoprire mi cambierá. Non vedró più niente come prima. Non il “Comitato Villaggio Europa”. Che mi appare, ora, divagante e frivolo. Non Elen Schlolzi o Ludina Carlotta Ferri… insomma nessuno e niente. Ecco l’intervista ad Andrea Bisi che mi ha sconvolto.


(continua)

Lo Tsunami della concretezza

Sabato , a Bologna, presentano ‘Youz’. È un imponente convegno , con migliaia di persone . E un un evento storico . Dopo niente ,assicurano , sarà più come prima.  Globalpub  ha trovato un file audio che ’è l’intervista a Elly Schlein , vicepresidente della Regione e organizzattrice dell ‘ evento. Fatta da Ilaria Venturi , giornalista di Repubblica. Non sappiamo quanto del dialogo sarà pubblicato e quanto censurato. Per il suo contenuto rivoluzionario Globalpub sceglie di pubblicarlo integralmente . Omettendo le sole bestemmie. Eccolo.

Ilaria Venturi : ‘’ Allora Elly , partiamo dal nome. Come presenta il convegno ? Youz sta per Youth , gioventú in inglese ,poi …? “

Elly Schlein : ‘ Poi : “ Dal bla bla bla ai fatti “. Che è un omaggio a Greta Thumberg . Alla sua accusa alla vecchia politica , che condividiamo. Noi partiamo dal basso, dalla gente . È a loro che diciamo : eccoci . Siamo nei vostri panni , voi siete noi’

I.V. ‘’ In che senso ? “’

E. S. ‘’ Diciamo : Guardate i fatti . Loro  parleranno per noi. Sará uno tsunami di concretezza. “”
I. V. ‘’ Puó essere più specifica…..? ‘’

E. S. “Ecco…..la Stazione di Bologna. Tra un anno avrà un Capsul Hotel con 500 posti . Trenta euro al giorno con colazione e doccia . Pensato per donne sole , pendolari , turisti dei voli low cost. Molto Hi tech ma inclusivo. Ci sarà  anche  un portiere. Per eremiti eventuali che non abbiano mai  visto uno smartphone”’

I.V. ‘’ Ok . Poi …cosa sono i ‘’ post – parcheggi’’ e cos’è l’ “Hotel Amsterdam”’

E. S. : “ Due cose semplici ma rivoluzionarie. Io esco la mattina da casa, poniamo , con la bicicletta elettrica. Raggiungo il più vicino post parcheggio . Ce ne sarà una intera cerchia ,nel perimetro della cittá . Saranno parcheggi di scambio , se vuole. Multipiano, tutti predisposti per bici elettriche , monopattini , auto elettriche e comuni. Ma poi molto altro. Ci sarà un ristorante vegetariano , una lavanderia automatica con custode , vari mercatini. Insomma un centro di quartiere. Dove rilassarsi e proseguire con un vicino mezzo pubblico . Sono i parcheggi della transizione. Dalla periferia al centro e dal vecchio mondo a quello nuovo e verde.  Che ha bisogno di infrastrutture per reggersi. “

I. V. ‘’Mi sembra sensato. Infine questo ‘Hotel Amsterdam’’ , da fare nell ‘area del DUMBO , giusto ? “

E . S. : “ Sí . Ci tengo molto . Saranno 2000 niniappartamenti . Ricavati da ex container .Cioé rifiuti che tornano a nuova vita. Come nello studentato di Amsterdam .Un simbolo della economia circolare. Quando e se non serviranno più saranno smontati e rimontati altrove. Questo è solo un inizio , certo. Ma anche un segnale . Per dire a Greta : Guardaci , siamo uno spartiacque. Il futuro parte dai fatti e da qui.

I. V. : ” Perché proprio a Dumbo ? ”

E. S. : ‘ Perché é un’ area immensa. Paragonabile al quartiere dei grattacieli a Milano. Diventerá un simbolo , ne sono sicura. Della buona volontá , del talento e della concretezza dei giovani. “”

Il sogno di DUMBO hotel

E’ martedì 13 ottobre 2020 e ho fatto un sogno. Apro Repubblica , edizione di Bologna. Giuseppe Baldessarro parla dell ‘inaugurazione di ‘’Student hotel’’. Che non è un ostello ma un albergo . Con stanze belle ma a 590 euro al mese. C ‘ era un rinfresco per il quartiere.
A un certo punto arrivano in 4 , seguiti da un gruppo. Due si staccano , vanno dal direttore . Spuntano cartelli e slogan . La polizia interviene e tutto si ferma. Era una protesta del Cua e dei collettivi. Cosa chiedevano ? La moltiplicazione dei ‘Dumbo hotel ‘’ e non degli ‘Student hotel “. Perché ? Cos’è ‘’ Dumbo hotel “ ? Un passo alla volta.
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In pratica : Dumbo hotel è una copia aggiornata di Keetwoven . Che è una ‘Casa dello studente ‘’ di Amsterdam. Che può essere smontata e rimontata.Fatta di 1.034 container riciclati . Affittati , tutto compreso , a 400 euro al mese. Esempio perfetto di economia circolare . Il tutto nella gigantesca area ( 40.000 metri quadrati ) di DUMBO , donata al comune di Bologna.A 600 metri dal centro. Da aggiungere un dettaglio .
” Dumbo hotel’ ingloba i dormitori pubblici. Chiusi in quanto superati e barbarici. Esattamente come i vecchi manicomi . Ci sarà uno spazio per le emergenze . Poi , dopo 3 giorni , ogni persona avrà un mini alloggio.
Tutto questo grazie a chi ?
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In intesi estrema : a “ Repubblica’’ ( e la stampa liberal ) e al CUA ( e l’area antagonista). In che senso ?
Dumbo stava per essere sprecato . O meglio riempito solo ‘in vetrina’ .  Un evento qui e uno lá. Si parla solo di quello e 40.000 preziosi metri quadri finiscono con le ortiche invece che con case popolari. Repubblica lo ha denunciato . Mettendo sotto pressione , fra gli altri , la fantomatica  ‘ Fondazione Innovazione Urbana”. Che è tra i responsabili.
Valerio Varesi si è guadagnato il soprannome di “Stephen Sackur della stampa”. Sua frase preferita è : “attenzione politici . Il pubblico  è adulto. Non come dice  Berlusconi . Cioé  acritico , televisivo e con l’ etá mentale di otto anni”.
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Poi spicca ‘’Coalizione Civica Bologna” . Loro lo slogan ’Assessori , meno fumo e più arrosto. Meno chiacchiere e più case” . Come dire “ Attenti. Teniamo Dumbo sott’ occhio”. Un circolo virtuoso, insomma. Stampa e antagonisti che dicono alla politica : rigate dritto o vi sputtaniamo e facciamo casino. Bello, vero?

P.S. E se non fosse più un sogno?

Lepida a chi la merita

Ricevo una mail  dal Comune di Modena. Mi chiede  di rinnovare il ‘fascicolo sanitario elettronico’. Che è una cosa di utilità nascosta.

Che qualche scettico paragona alla ruota  quadrata e alla motocicletta a pedali. ‘ Lepida’ , la sua nuova versione ,  è tanto laboriosa .  Ed è giusto così. Perché sarà non per tutti ma per chi la merita.Così dichiara Ludovica Carla Ferrari. Il problema sarà scremare gli utenti meritevoli. Già pronto un suggerimento, dai ragazzi di Modena Smart. Per rafforzare la motivazione dei richiedenti.

È una lista di dati da fornire, in aggiunta a quelli vecchi : codice fiscale dei parenti fino al sesto grado , mappa catastale delle loro case, la  pagella  del terzo trimestre della seconda media. Assieme al codice fiscale degli insegnanti, si capisce. Piú ambiziosa Ludovica Carla Ferrari. Che dichiara :

‘’ Non c’ è , anche tra gli aspiranti utenti , il tema della disparitá di genere ? Dovrei essere ‘gender blind ‘  ? Per me no.

Darei , potendo, la priorità all’utente donna. Alla donna giovane che lavora. Che lavora e studia. Che lavora , studia ed è in cinta di sette mesi. O che è in cinta di otto  , lavora , studia e  fa la trapezista al  Circo Togni.”

Scartata , al momento , l’ altra proposta . Sempre del gruppo Modena Smart. Che vorrebbe una passeggiata certificata, sui carboni ardenti. Giudicata di gusto televisivo e vecchiarella.

Comunque il messaggio di Lepida.it è chiaro :

innovazione digitale a chi la merita.

Perché , come ripete Ludovica , bisogna guadagnarsele le cose, diosanto.

Comitato Edicolanti Agonizzanti puntata 2

‘Ma lei perché telefona a me ? Che ne so io del  ‘’post  Para Coop ‘  ?  Chi è quella sciroccata che le ha dato il mio numero ? ‘’

Comincia bene ma non benissimo. È la mia videochiamata alla zia di Stefano Bonaccini. Per sapere qualche anticipazione e \ o  pettegolezzo . Da lei che ha visto l ‘inizio di tutto. E  che campeggia nel poster di Oliviero Toscani che sarà il simbolo della quinta edizione di ‘Modena smart’’. Ma lasciamo la parola a lei.

‘ Ascolti , ne parlo per l ‘ultima volta . Metto i puntini sulle i poi volto pagina.”

Globalpub : ‘ Benissimo. Si sfoghi . Cominciamo dall’inizio. Dal coronavirus a Modena . Che ci ha isolati tutti ma non allo stesso modo. ‘’

‘’  Appunto. Chi può è nella seconda casa .  Chissá dove. O nel suo  giardino . Diverso è qui , in Via Gramsci. Nel quartiere operaio di Modena. E anche qui ….ci sono storie diverse. Ma una cosa tormenta tutti : la fila al supermercato .”

Globalpub : ‘’ Peró ci si abitua ….’

“ Si abitua chi può . La signora di sopra pesa 95 chili. E il cuore è messo un po’ così.Una settimana fa ha fatto due ore di fila. È tornata a casa con le caviglie  come panettoni . Si è lamentata con il figlio. Che é Giovanni Balugani , il giornalista della Gazzetta di Modena. E questa  è stata la prima palla di neve. Poi c’ è stata la seconda e la valanga è partita.”

Globalpub : ‘La seconda palla , diceva…? ‘’

‘’Deve sapere che qui abita la sorella di Diletta Naldini. Molto attiva sui social  e che si da un gran da fare con ‘Modena smart’’.  E’ , la sorella , una ragazza in gamba. Fa l ‘operaia , studia e aiuta i vicini. Qui sotto c’ è  una famiglia di immigrati. Marito che fa lavoretti ,4 figli , senza macchina. Lei gli faceva la spesa. Adesso non può più , si capisce. Ma invece di rassegnarsi si è infuriata. ‘’

Globalpub : ‘’ Con la Coop ? ‘’

‘’ Con il corriere di Easy Coop , poi con sua sorella. Perché , alla fine, tutti i corrieri prevedono il ritiro in sede. Quello di Easy Coop no. La sorella è venuta a trovarla , ne hanno parlato, ed è venuto giù il mondo. Una rissa che neanche a Napoli. Una che urlava : ‘ sei una spacciatrice di aria fritta e una burocrate ’ . E l’ altra che rispondeva ‘ e te una sfigata, una fallita e una invidiosa’. E due giorni dopo tutti i nodi sono venuti al pettine . Alla riunione di condominio. Stia a sentire…”

Globalpub: ‘ La interrompo un attimo. La spesa on line , dicevamo. C’è la consegna a domicilio , il punto di consegna di ‘ Carrelli facili’ , quello di Para Coop….e poi ?”

“ Ci stavo arrivando. Sono due progetti. Il più importante glielo dico dopo. L’ altro è il giro degli ‘ edicolanti agonizzanti ‘. Venti edicole sparse nel territorio. In grave difficoltà economiche. Che si prestano  ,2

ore al giorno, alla consegna di pacchi spesa.Poi le spiego. Adesso mi lasci finire , che viene il bello….’

Globalpub: ‘ Continui.”

Inviato da Posta per Windows 10

La zia di Bonaccini : dal quartiere operaio a Oliviero Toscani puntata 1

Puntata 1

La zia di Bonaccini:

dal quartiere operaio

a Oliviero Toscani

È davanti al Mercato Ortofrutticolo di Modena. Nell ‘enorme parcheggio di Via Gandhi. All’ esterno sembra un tendone da fiera, o una piscina coperta.  C’ è una bacheca e un tavolo con  locandine . E intorno i volontari di Modena city life. Io sono qui per  documentarmi .

 Per vedere questa ‘Para – Coop ‘. Che è la risposta del gruppo ‘ Modena smart’ , del Comune di Modena , all’ emergenza coronavirus. Prima di venire ho aperto la app Easy Coop, sul telefonino. Ho fatto la spesa e pagato . Come su Amazon, identico. Alla fine la schermata mi chiede : ‘Dove ritiri? ‘ .

E mi da tre scelte : esterno  Portali , Mercato ortofrutta e infine ‘’ Altro” . Io scelgo Mercato. Ed eccomi qua, a ritirare in Via Gandhi, al tendone . C’è un banchetto all’ingresso . Come per le raccolte di firme. Una ragazza si alza, mi dá un volantino e mi dice cosa fare. Cioè mostrare  la ricevuta all ‘ operatore  . Che entra , prende il carrello e me lo consegna . Tutto qua.

Bene. Io le dico che sto scrivendo questo post. Lei mi previene . Mi dá  le risposte alle domande frequenti . ‘Sempre le stesse. ‘  dice.

“Partiamo da ‘Carrelli facili ‘, che è l’iniziativa gemella , ai Portali.  È nel retro , all ‘ingresso del magazzino. All ‘interno fanno tutto. Grazie a personale specializzato . I clienti ‘normali ‘  neanche li vedono. Ogni giorno 100 consegne. Non uno scherzo.”

No, faccio io.

Poi continua . Per farla corta dice che  ‘’Para Coop”  é piú grande di   “Carrelli facili “. Gestisce duecento carrelli al giorno. Nella stessa fascia oraria . Cioé dalle 18 alle 20. Poi dice che la pandemia ha travolto tutti.  Ma per loro , quelli di Modena smart , è un esame atroce . E ci sarebbe da fare un discorso . Ma si interrompe.

Sta arrivando gente. E dice:

“Facciamo cosí . Io le dó un numero di Skype. Chi risponde sa tutti i retroscena. E parlerebbe per ore’’

‘’É questa signora.”,dice. E indica il manifesto ormai famoso, di Oliviero Toscani. Dove si vede il carrello colmo e lo slogan ( i fatti parlano piú forte della parole) .

‘’ È la zia di Stefano Bonaccini. Abita in Via Gramsci. Le spiega come è nato  tutto. E le novità di Para Coop. Vedrá che roba. Tutto questo è ancora niente. ‘’

(continua)

Carrelli facili

A Modena una iniziativa ha fatto discutere. Si tratta di ‘ Carrello facile’ , dell’ Ipercoop ‘I Portali ‘ . Con la collaborazione di ‘Modena smart ‘. In buona sostanza é un punto di ritiro . Come quelli di Amazon.Ma composto di 100 carrelli della spesa. Giá pronti da portare via. Funziona cosí . Faccio la spesa on line ,con l ‘app della Coop . Pago e ricevo un SMS. Che contiene ricevuta di pagamento e codice di ritiro. Che vale anche come autocertificazione. , per i vigili .

Anche in futuro, anche per punti di ritiro diversi. Lo mostro all ‘addetto . Che , a sua volta , mi consegna il carrello. Una comoditá immensa. Grazie a ‘ Modena smart’ , del Comune di Modena . che l’ha ideata. E a Ludovica Carla Ferrari .Che l’ha fortemente voluta.

E che qui intervistiamo.

Globalpub : ‘Faccio l’avvocato del diavolo. C’é chi dice che é solo pubblicitá .Che il servizio é disponibile due ore al giorno. É sempre al completo. Non tutti usano i telefonini . E c’é sempre fila all ‘ingresso .”

Ludovica Carla Ferrari : ‘ Sí , peró sono 100 carrelli colmi. Tutti i giorni. Quanto basta per dimostrare un concetto :

la consegna a domicilio é superata. ”

Globalpub : ‘ Superata per i malati , gli anziani non autosufficienti ? ”

Ludovica Carla Ferrari : ”’Mi lasci finire. Vogliamo solo aggiungere un canale . Si fará la spesa ‘ normale” , come adesso. Con fila all ‘ingresso , i rischi etc. Poi la consegna a domicilio ” classica ‘. Con tempi di attesa di giorni. Infine il nostro , al momento unico , ‘ Çarrello facile ‘ .”

Globalpub : ‘ Facile in quanto pronto. Fin qui ci siamo.”

Ludovica Carla Ferrari : ” É una idea vecchia, in realtá .

buona e , nell ‘emergenza , necessaria. Ne siamo convinti . Tutti noi del gruppo di ‘Modena smart’. In modo speciale chi é donna , giovane, lavoratrice e madre. ”

Globalpub : ‘ Buona idea. Ma , come dice il proverbio , il diavolo é nei dettagli.’

Ludovica Carla Ferrari : ‘ Invece é semplice. C’é giá la filiera pronta : la app Easy Coop e il sistema di pagamento. Non é poco.

Easy Coop , nell’emergenza, non serve a niente. Perché la consegna obbligatoria sul pianerotolo intasa tutto. ”

Globalpub : ‘Ma la Coop non é Amazon. É fatta di gente, incontri , scambi so sociali. ”

Ludovica Carla Ferrari : ‘ Ma certo. É il suo punto di forza. Nessuno vuole toglierlo. Ma ci vuole piú efficienza. Ripeto : la spesa si fará in due modi . Quella frivola , diciamo , con calma. Poi quella di base, tipo acqua , latte, detersivi etc. direttamente al punto di raccolta. Per noi mamme che lavoriamo sará una manna, mi creda. E per gli altri pure. ‘

Globalpub : ‘ Ma per ora le file all’ingresso aumentano. Perché ? ”

Ludovica Carla Ferrari : ‘ Il nostro é un esperimento. Se avrá successo spetterá ad altri estenderlo . A noi serve come biglietto da visita. Per introdurre la quinta edizione di ‘Modena smart”. ‘.Siamo in contatto con Oliviero Toscani. Pensiamo a un poster con un carrello stracolmo . E sotto la scritta : ‘I fatti parlano piú forte delle parole. ”. La concretezza sempre : oggi piú che mai ”

 

Globalpub : ‘É vero che la Coop non ne voleva sapere ? Che vi hanno boicottato in tutti i modi ? Ci racconti qualche retroscena.”

Ludovica Carla Ferrari : ‘ É una storia lunga. Anzi lunghissima.Ora la devo lasciare. Buona giornata. ”

Glogalpub : ‘Grazie.”

Basta un cancello alto

Tentata aggressione a Beppe Cottafavi , in una nota libreria di Bologna. Stava facendo una presentazione. Al suo fianco la scrittrice Grazia Verasani . All ‘ improvviso , dal pubblico , un uomo si alza e lo interrompe.  Sembra agitato. Dice che deve fare un appello. Con calma, Cottafavi lo ferma. Dice che lí  si fanno domande , non appelli. E prima si lascia parlare.

Ma lui niente. Si agita. Comincia una solfa e si dirige al microfono. In quel momento due commessi intervengono. Uno per lato lo accompagnano all ‘uscita . In modo non elegantissimo. Perché quello si divincola. Non esce in due secondi.

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Riesce a dire che è un pensionato di Trepuzzi . Che ha avuto un infarto. Che  ha bisogno di una visita cardiologica. Che , a suo dire , gli salverebbe la vita. La vuole subito e gratis . Nel pubblico ospedale. Saltando la lista di attesa , di soli sei mesi. Non spiega che , questa attesa, è frutto di uno studio attento

 E che permette una parentesi di calma.Che anche il più emotivo degli infartuati potrá  sfruttare. Con corsi di danza yoga o , suggerisce la Verasani , fiori di Bach . Ma lui niente . Dá la colpa agli immigrati . Che , per lui , intasano i servizi. Mah ….io non so . Certa gente dovrebbe riflettere.

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Dice che ha pagato i contributi INPS , per 40 anni . E allora ? Chi li ha pagati per 60 ? Per 80 ? E poi , quell’ infarto…È solo il primo e non ha un bypass. E chi è al terzo infarto con 5 bypass ?  O al quinto con sette ?

No, davvero, non c’ è più religione. Una piazzata che neanche a Napoli.

. E poi…è cosí che si parla ai quasi vip ?  Un conto è andare a una presentazione . Passi per il firma copie. E poi , sí , alla cassa , democratica per forza. Ma poi basta . Ognuno al suo posto. Un pó tipo Karen Blixen con gli africani , dai . Non é che puoi farti vedere con un meccanico dentista o una partita IVA . Insomma……un ponte levatoio no : il piano regolatore non lo permette . Ma un bel cancello sí . Alto, possibilmente ben chiuso.

Grazia Verasani parte 2

Il foglio

Grazia Verasani : ‘Elena, ascolta, ieri prendevo due appunti. Per cercare una idea fresca . Lontana dai  luoghi comuni sull’ Africa. Magari pure veri, per caritá. E allora, niente…Spulcio Facebook. Trovo un post anonimo ,  su un esperimento : un bosco, piantato per contrastare il deserto. È largo, dice, 21 volte il Central Park di New York.  Oddio, sarà un parco nazionale, penso. Lungo 50 o 100 chilometri. Invece no. La lunghezza è 8.000 chilometri. Rido di gusto. Ci vuole un limite, no ? Anche per le fake News. Poi esco. Non ci penso più.

Elena Stancarelli (ridendo) : ‘’ E invece…..Hai scoperto che è vero ? “

Grazia Verasani : ‘’Si . Alla sera ho controllato. Si chiama ‘Muro Verde’’, ed è finanziato da agenzie internazionali. E dará lavoro locale a milioni di persone. Anche questa è Africa, mi sono detta. Poi ho curiosato qui e lá , fuori da Facebook. Ci sono novità rivoluzionarie. Tipo questa cosa della ‘blockchain’, che fará da banca ai poverissimi. E guarda… (mostra il foglio ). La lista è lunga. Non si finisce più. Ma arrivo  al punto.”

Romano Montroni : ‘Brava. Perché il punto è che si muore in mare. L’ emergenza è questa.I grandi progetti   discutiamoli  a parte. ‘’

 ———

È stato qui, in questo preciso momento. La tensione, nella sala, è  cominciata a salire.Pian piano, come una marea. Come se un prete fosse ubriaco ,poniamo. E i fedeli alla messa , appisolati , si svegliassero . E si accorgessero  che sta parlando della pornografia. Dicendo che va diffusa.

 ———-

Grazia Verasani : ‘ Il punto è questa nuova Africa. Cioè il prossimo miracolo economico. La nuova Cina. Ha ragione  Federico Rampini : va vista cosí . Con i suoi problemi , si capisce. Ma non più una valle di lacrime. Altrimenti si scade nel ‘buonismo’. Gli sbarchi…accettiamoli, diosanto.   Ma poi vediamoli nel loro contesto . Cioè come ‘prodotti’. Di una industria del crimine simile ai sequestri di persona. Ogni migrante che salvi cedi a un ricatto. Se non sbarca muore la colpa è tua. I trafficanti lo sanno. Ti ricattano  e si arricchiscono . Fra l’altro, questi barconi…Nessuno mai li intercetta. Un solo vecchio drone impedirebbe chissà quante partenze. Che non è una soluzione, no. Ma intanto salvi vite e fai fallire i trafficanti.

Elena Stancarelli ( irrigidendosi ) : ‘ Un momento. Nel libro parlo di una esperienza mia. Del mio rapporto con una tragedia. L’ Africa intera in un duecento pagine non ci sta.’’

Grazia Verasani : “ Ascolta….te scrivi quello che vuoi e io dico quello che penso , va bene ?  Per  me slogan tipo ‘Apriamo tutti i porti ‘’  equivale a ‘cediamo a tutti i ricatti’’. O ‘paghiamo tutti i riscatti ‘’. No.  Il cuore, senza testa, non va da nessuna parte. ’’

Intanto Romano Montroni si rabbuia. Guarda incredulo Grazia Verasani .  Come per dire : ma  dove vai a parare ? Proprio te che non hai dodici anni. Che di presentazioni ne hai viste. Te che  eri una in riga. Con un ego piccolo magari no. Ma, insomma….. Diciamo come una democristiana punk. Con la cresta verde, se vuoi,  ma di sotto democristiana.

Romano Montroni :  ‘ Grazia, scrivilo te, questo  libro illuminante. Intanto qui presentiamo quello di Elena. Se non ti dispiace, eh ? ‘’

Grazia Verasani : ‘ Ma non irritarti , dai .Appena si canta fuori dal coro…..Cosa mi avete chiamato a fare ? La corista ? C’ è  un elefante nella stanza e faccio finta di niente ?  Che poi…guarda ( indica il foglio) . Sono tre elefanti, quattro, cinque… Ho qui la lista. Ma non si dice. Non sta bene, vero ? Sapete cosa vi dico ? La messa ve la cantate  da soli. Andate a cagare. “’

Si toglie il microfono, si alza. Esce.

Romano Montroni : ‘ Ecco, brava. Tornatene a fare i tortelli. Il tempo ce l’hai. Prima che ti richiami potrebbe passare un pó.’’

Grazia Verasani sbatte la porta. In sala sbigottimento, grande scandalo, infarti.

Loretta Napoleoni parte 2

Eccomi a via Del  Piombo , a Bologna.  Loretta Napoleoni ha presentato ‘’Mercanti di uomini’’, il suo libro sull’ immigrazione clandestina. Ha appena finito. L’ultima domanda del pubblico è stata : ‘’Cosa si può fare ? ‘’. Lei ha taciuto. Ha fissato un punto nel vuoto. Dopo trenta, lunghi secondi ha detto :

(Loretta Napoleoni ) ‘’ Io….non so. Ci vogliono idee nuove. Piú coraggio, pensare in grande. Oggi sono normali cose che sulla carta erano folli. Come Dubai ……Con  questa periferia immensa , in pieno deserto. Con le case per gli operai indiani. Alcune belle , altre no. A nessuno interessa. Ma é terra strappata al deserto….In una periferia nuova ci starebbe un intero campo profughi .Voglio dire…..cittá intere stanno nascendo nel nulla. Di sicuro in  Egitto ed Arabia Saudita .Il deserto non ha conflitti e non manca.

E la tecnologia esiste. Israele era assetata e ora esporta acqua potabile. Che  ricava dal mare. Pazzesco. Insomma , basta rammendi. Ripeto: pensiamo in grande. Partendo da queste esperienze. Imitandole e migliorandole. Ci vuole una nuova speranza , una” terra promessa” . Lo si é fatto in passato. La storia insegna.”

Poi saluta il pubblico.  Io mi preparo. Prendo la mia copia del libro. Mi metto in coda per la firma. Saranno duecento persone. Il pubblico in sala è imponente. Fortuna che Vasco Rossi non lo vede. Altrimenti sai che invidia…Finalmente è il mio turno. Loretta Napoleoni è simpatica e altissima. Meglio cosí. Sto per parlarle di un argomento ingombrante. Che fa alzare i soppracigli e storcere i nasoni. Ecco, è il mio turno.

Globalpub : ‘’ Buongiorno.   Mi piacerebbe, come lettore, che lei scrivesse  del  reddito di cittadinanza. Con i suoi dubbi , certo , ma che ne scrivesse. Chiedo troppo ?  ‘’

Loretta Napoleoni : ‘ Cosa intende ? Un libro ? Ora  sono occupatissima. Quando ripasso da Bologna parliamo cinque minuti, va bene ? Si metta in contatto con la Romanelli.  Buongiorno. ‘’

E io che avevo tanti pregiudizi, sulla casta. Invece sono qui, in un posto accogliente, per niente snob. Devo contattare  questa Romanelli…e che sarà mai..?  Ha   l’ aria un pó severa , certo, da ispettrice didattica . Ma sembra con  la testa a posto . Poi scopriró che……

Dio, se potessi raccontarlo….( ma non posso)

Fine