Il pane da ZTL

Il pane da ZTL

In una vecchia  ‘amaca’  Michele Serra , su Repubblica , parla di tecnologia . Dicendo che che conta , che è da discutere  fuori dal bar. Perche’ si intreccia alla politica e la cambia. In concreto , io la vedo cosí.

Immaginiamo un assessore , alle prese con un  centro  accoglienza. Deve distribuire  , poniamo , il pane. Ha due scelte. Il forno pugliese, in centro storico . Con pane fatto a mano , a 22 euro al chilo. Oppure l’ Ipercoop un chilometro più in lá. Con ottimo pane  a solo 1 euro al chilo , grazie  alla  tecnologia . Che è importante.Perché se, grazie ad essa,

il pane costa un decimo cambia tutto.  Non si può più snobbarla . La politica deve farci i conti.  Per gli assessori è più facile , diciamo cosí , ignorarla. Agire come se non esistesse. Fiondarsi nel primo forno in centro storico . Come se gli ipermercati non esistessero. Questa accidia affiora qui e là , negli scandali . Tipico quello delle casette ai terremotati . Già marce perché scelte male in partenza . Nel totale disinteresse della stampa, fra l’ altro. E ‘ comodo così. Fare come si è sempre fatto , tanto la stampa non vigila . E paga Pantalone. E se scoppia uno scandalo meglio: 

si fanno titoli di giornali più efficaci .

Dopo , solo dopo , si scopre che esistevano casette migliori, che costavano meno.

Deve andare cosí per forza ?


Pinocchio 2 . 0

Pinocchio 2.0

Oddio è proprio lei. Con il faccino truccato, un filo di voce , il vestitino. È in una ‘diretta’ su Facebook , nella pizzeria ‘Il bel sole’  di Avellino. In pratica un karaoke. Canta un pezzo di  Mina , tra i tavoli . Batte le mani e dice  : ‘ tutti assieme ‘.  Ma quelli  mangiano. Ci riprova,  si irritano. Vola prima  una  parola forte , poi una mezza bestemmia, infine un pezzo di pane . É troppo. Il  ‘manager’ interviene ,  con gesto collaudato ,  di chi conosce i suoi polli . Le  toglie il microfono. “ Bravissima Danielle. Grazie’’ , dice,  “ e adesso un’ altra . É  giá  qui.  Presentati.” E si fa avanti una moretta   ….. .

‘Danielle’ la conoscevo  quando era Daniela  e  aveva dodici anni. E abitava a tre passi dalla mia casa di allora. Alla Crocetta, quartiere operaio  di Modena. I genitori   lavoravano in Germania , in  una   fabbrica.  Un bel giorno arrivano i robot e sono licenziati . Si trasferiscono a Modena.  Impiegati  in un posto più piccolo ma meno agguerrito .Che alla fine chiude . Nel fatale 2008 della crisi mondiale. E qui si volta pagina . Grazie a Facebook lo so.

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Si trasferiscono ad Avellino .  Il padre trova  un nuovo lavoro , ma in nero. Come carrozziere. La madre pure. Senza contratto , in un centro estetico . E Daniela ? La ricordo sotto le mie finestre , con il pallone . Per ore , a trecento metri da un parco pubblico .  Una tortura. La odiavo un pó .  Speravo si rompesse il braccino . Ecco …..Daniela oggi ha 20 anni. La ritrovo su Facebook . È diventata ‘ Danielle’ . Canta,  nelle  sagre , nelle pizzerie . Ed è fascista. Convintamente. Assieme al papà e alla mamma. A Modena frequentava un istituto d’arte. Che interrompe.  Ad Avellino frequenta una    ‘academy’.  C’ è  la foto .  Una specie di  studio televisivo . Con lei , Daniela,   tra il direttore e la direttrice.  E di colpo penso a Pinocchio . Tra il Gatto e la Volpe .

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Perché su Facebook mi si apre un mondo. Il Gatto e la Volpe si sono evoluti. Usano l’intelligenza artificiale per trovare i ‘polli’ . Cioè persone narcisiste , di ambizione smodata, Tipicamente su Facebook .  Il ‘lavoro’ della ‘ academy ‘  è di farli sentire speciali . Con un diritto a una celebrità televisiva , anche dopo una quarta bocciatura in terza media.‘Pompano’ il loro narcisismo , che non ha base nel talento . Vantano agganci con il mondo dello spettacolo .  Senza mai fare promesse concrete. Vicini al confine  della truffa , ma al di qua. Funziona alla grande. Dai tempi di ‘Bellissima’ di Luchino Visconti a oggi. Un ‘ industria ,  sempre aggiornata . Ma con  un cuore eterno che è lo sfruttamento degli sprovveduti , non necessariamente buoni.

Dietro  a questo pezzo  di Italia  la politica  è più lontana della luna.  La sinistra ammette che  il cambiamento della tecnologia  c ‘è . Ma meglio far finta  di niente.  Mettere  una pezza qui e una lá . Senza guardare  lontano e senza farsi troppe domande. Piú efficace la destra. Con il ditone puntato contro  grande finanza e  Soros, sostituzione etnica etc.   Soluzione , per loro : guardare al passato  . Agli anni 60  idealizzati , al riparo dalla tecnologia.

 E la cultura?

(continua…..)