Il pane da ZTL

Il pane da ZTL

In una vecchia  ‘amaca’  Michele Serra , su Repubblica , parla di tecnologia . Dicendo che che conta , che è da discutere  fuori dal bar. Perche’ si intreccia alla politica e la cambia. In concreto , io la vedo cosí.

Immaginiamo un assessore , alle prese con un  centro  accoglienza. Deve distribuire  , poniamo , il pane. Ha due scelte. Il forno pugliese, in centro storico . Con pane fatto a mano , a 22 euro al chilo. Oppure l’ Ipercoop un chilometro più in lá. Con ottimo pane  a solo 1 euro al chilo , grazie  alla  tecnologia . Che è importante.Perché se, grazie ad essa,

il pane costa un decimo cambia tutto.  Non si può più snobbarla . La politica deve farci i conti.  Per gli assessori è più facile , diciamo cosí , ignorarla. Agire come se non esistesse. Fiondarsi nel primo forno in centro storico . Come se gli ipermercati non esistessero. Questa accidia affiora qui e là , negli scandali . Tipico quello delle casette ai terremotati . Già marce perché scelte male in partenza . Nel totale disinteresse della stampa, fra l’ altro. E ‘ comodo così. Fare come si è sempre fatto , tanto la stampa non vigila . E paga Pantalone. E se scoppia uno scandalo meglio: 

si fanno titoli di giornali più efficaci .

Dopo , solo dopo , si scopre che esistevano casette migliori, che costavano meno.

Deve andare cosí per forza ?


Il ”trittico” : Grazia Verasani, Loretta Napoleoni, Beppe Cottafava

Fake news d’ autore

 (sogno a occhi aperti)

La realtà  è grigia ?  I rapporti umani fanno schifo ? Incroci gente famosa, o quasi, e l’ incontro  ti lascia un pó cosí ? Niente paura, mi sono detto. Basta ‘’raccontarsela’’. Abbellire  , censurare, cambiare. Sgonfiare una  pancia qua, allungare la gamba lá, asfaltare la ruga, potare il ricciolone …..e via! Con un piede nella realtà ma l’altro no. Parto da un ‘trittico’ : tre personaggi noti. Apparsi al mio orizzonte. Per poco o pochissimo, come stelle cadenti : Grazia Verasani , Loretta Napoleoni, Beppe Cottafavi.

Grazia Verasani

Prima parte

20 giugno 2019. Mi nascondo nell’ ultima fila, nella libreria Ambasciatori. A Bologna. Sul palco c’ è  Elena Stancarelli. Presenta il libro ‘ Venne alla spiaggia un assassino.’, sul dramma dei migrantii. Al suo fianco c’  è  Romano Montroni ,  navigato  librario, e più in lá  Grazia Verasani, scrittrice. Ecco, la Verasani…. Evito il suo sguardo . Perché appena mi vede mi abbraccia. Anche in posti  affollati, a volte rincorrendomi. Perché lei è fatta così.Lontanissima dallo stereotipo  radical chic. Per niente attenta all’immagine sua, a  chi saluta e a chi non . L ’ho conosciuta anni fa da Alfio, astrologo della Bologna che conta. Con gli anni si è fatta ancora più simpatica e magra. Ormai è  una cerbiatta anoressica. E qui ascolta Elena  Stancarelli .Che dice, in sostanza, voi non pensate alle tragedia dei migranti , ma io sí. Se solo aprissimo i porti……Insomma , giá si capisce. L ‘incontro andrá su binari sicuri. Come un té  nella biblioteca di un vecchio preside. Con la finestra chiusa da un mese e il gatto morto sotto il comó. Quando ad un tratto……

È stato un attimo. Come in una rissa tra chierichetti, in chiesa. Dove si passa dalla messa cantata alle bestemme. Elena Stancarelli finisce. Romano  Montroni  guarda Grazia Verasani . Le chiede un commento. E lei estrae un foglio dalla borsa. E si fa seria……E Montroni ha un presentimento…..

(continua….)