Emma Bovary 2.0
Si chiama Mark e vive nel Nord Inghilterra .In un posto grigio e piovoso. È un giovane meccanico ,di aspetto bello , diciamo pure bellissimo. E ha una storia insieme comune e straordinaria. È intelligente ma non portato allo studio. Ha un diploma. Lavora nell ‘ officina di suo padre. Ma la provincia è stretta , e lui ha una visuale larga. Emigra in Cina. Dove insegna inglese . Incontra la ragazza della sua vita , la sposa e ..mette la testa a posto ? No . Riscopre il suo sogno da bambino : girare il mondo in barca a vela. I cantieri navali sono pieni di rottami . Barche di 40 – 50 anni , in realtà ottime . Bisognose di riparazioni che nessuno fa. Mark le sa fare.Ne compra una , al costo di un ‘utilitaria . E la restaura da solo. Dopo tutto è un meccanico. Poi diventa un marinaio . Nel senso che studia tutto quello che può : video di YouTube e manuali. Poi qualche lezione pratica ed ecco fatto : si parte . Ok , ma con quali soldi ? E qui comincia la storia vera. Di tecnologia e fantasia . Impensabile solo nel 1996 , quando comprai il computer. Per farla corta , si inventa il mestiere di regista. Con tanto di attrezzatura .
Arrangiandosi . Non deve diventare il nuovo Bertolucci . Solo aprire un canale su You Tube. Dove crea tanti episodi. In pratica una serie televisiva. Ogni puntata un pezzo di vita. Il risultato è affascinante. Sincerità e passione fanno dimenticare l’ ingenuità tecnica.Ha successo. Crea una piazza virtuale di 100.000 persone. Alcune delle quali mandano offerte.Cosa possibile da pochi anni , che fa la differenza. E quindi tutti i pezzi vanno a posto. Mark è questo nuovo mosaico. I pezzi della sua vita si mettono insieme in una combinazione nuova. Hanno nuovo senso. Monetizza bellezza , spontaneità ed entusiasmo. Che in una officina appassiscono. È una specie di Emma Bovary 2.0 , vendicata dalla tecnologia. Niente DAMS di Bologna, per lui. Niente Centro sperimentale di Roma e solita trafila. Solo doti naturali , passione, auto-didattica. E via nell’ oceano aperto.