Lettera a Ludovica Carla Ferrari

        

Chiedo 2 minuti , come cittadino. Per riflettere su un fatto. Tra poco dovró uscire di casa , come i peggiori podisti . Per attraversare Modena e avere una ricetta cartacea. Nonostante abbia il ‘fascicolo sanitario elettronico’. Che non serve per le ricette ripetitive , se non sono mutuabili. In pratica una presa in giro .Perché ?  Chi ha preso questa decisione? Perché nessuno se ne è accorto?  Non meriterebbe un servizio delle Jene? O una seria inchiesta della Gazzetta di Modena?

Poi. Dovró fare la fila  alle poste. Per una raccomandata. Nonostante abbia Poste-Cert . Il cui utilizzo è infernale. E mi fermo qui . Potrei continuare con il trasporto urbano . Non esiste una app che mi faccia vedere il mio autobus in tempo reale . Come una lucina su una  mappa . Che mi dica , sempre in tempo reale , i posti liberi. Cosí , in una emergenza sanitaria, ognuno  fa le sue scelte. In base a salute , inclinazione al rischio e altro .

Cara Ludovica Carla Ferrari , la sua  ‘Modena smart’ sembra bella. Lo dico senza ironia. A patto che funzioni. Così sembra Il nuovo ponte di Genova. Luccicante ma non utilissimo: manca l ‘ ultima campata. Quando la mettiamo?

Io, come cittadino, non sono disastrato del tutto. Ricevo Repubblica e il New York Times sul telefonino. Pago con Google Pay etc. ( c’ è di peggio, dai). Ma davanti alla raccomandata on line mi arrendo. Faccia Lei. \

Buona giornata.

    

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