Coop Voce e i sassi dal cavalcavia

Driiin…..É il mio vecchio padre al telefono. Ha un solo euro sul telefonino. Mi chiede di fare la ricarica. Ok , niente di più facile. Apro il tablet. In un minuto sono sul sito di Coop voce. Ecco qui : ricarica on line. Clicco e…..niente di più complicato. Ci sono vari passaggi. Alla fine mandano un SMS di ‘verifica’. Non al mio telefono : a quello di mio padre. Che non è qui. Morale della favola : devo uscire. Proprio stasera che piove e ho il raffreddore. Fortuna che c’è la tabaccheria ai Portali. E che non c’ è fila all ‘ ingresso. Il sito Web è sfacciatamente inutile. Cosa vuole verificare Coop Voce ?  Pago con Poste Pay . Nessuno è più tracciabile di me .     E poi ….sono soldi che entrano, non che escono . Perché inventare dei paletti ? La sicurezza, ok… Ma se è fine a se stessa ? Chi ha la porta blindata nella doccia ?

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C’è di che infuriarsi. Ma chi è che fa il sito della Coop ? Possibile che non ci sia un responsabile ? Non per metterlo alla gogna : perché ci metta la faccia.

Colpisce , come un sasso , il senso di impunitá. Certi burocrati sono intoccabili. Mai nessuna inchiesta , di nessun giornale ‘serio’ , chiederá loro una spiegazione. Saranno anonimi. Per sempre. Come chi lancia i sassi dal cavalcavia.

Scommettiamo ?

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